Titolo: Il gioiello del Gilhun
Autore: Antonello Venditti
Casa editrice: Sillabe di sale
Genere: fantasy
Costo: euro 19
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Trama
All'origine dei tempi, durante la creazione dell'universo, Ordine e Caos si battono per la conquista degli spazi, uno per ottenere luce e l'altro soltanto tenebra. Lo scontro porta a un continuo susseguirsi di creazioni e distruzioni, finché Ordine decide di fermare Caos con una stella dorata, un'arma nascosta e protetta nella sua ultima creazione: in un piccolo mondo, dentro una terra magica chiamata Delindyr. Ordine decide di riposare in un posto ignoto lasciando le sue creature a combattere contro Caos, che appare come una tempesta distruttrice e come un volto oscuro. È qui che inizia la grande storia, dove vive un ragazzino speciale, nella terra degli uomini, negli stessi giorni in cui un antico male avvelena il frumento e le creature nei campi. Fim è il tredicenne inconsapevole di essere il predestinato, è il futuro eroe di Delindyr, è il protagonista di grandi eventi insieme a Eliniell, una donna elfo errante che lo accompagnerà in un percorso insidioso, ma fatto anche di amicizia, lealtà e forza d'animo. Il tema della fiducia è consolidato da un candido Destriero e da un Mago mutante che guida e consiglia i due viaggiatori per trovare cinque potenti oggetti che, se verranno composti, diverranno un'arma capace di inglobare la stella dorata e scagliarla contro Caos, contro Morthîr. Rachairc e Grifagni non sono gli unici ferali mostri che tentano di ostacolare questa ricerca, poiché i dubbi e le mutazioni fisiche e psichiche di Edhelvor, il ragazzino ritrovatosi in un corpo adulto, potrebbero portare al fallimento.
Riusciranno a completare il gioiello? Riusciranno a trovare la stella? Saranno in grado di scagliare il Gilhûn? Tra le incertezze, le profezie da svelare e la speranza di tutti gli interpreti vengono alla luce spade incantate e maledette, draghi, fate e creature oniriche, reali evocazioni di mondi fantastici i quali porteranno i lettori a credere che è fondamentale salvaguardare la bellezza e il verde di qualsiasi terra, perché i prossimi giorni potrebbero essere duri e senza luce, dopo morti e sangue, al finire della più grande e decisiva delle battaglie.
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