"Parole di luce" di Brandon Sanderson - Terza parte

a cura di Mirco Tondi

Copertina di "Parole di luce" nell'edizione italiana di Fanucci - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

A differenza dell'edizione britannica che presenta illustrazioni realizzate ad hoc, la copertina dell'edizione italiana di " Parole di Luce" (Fanucci) è un semplice adattamento dell'originale statunitense.

Alcune note sull'edizione italiana.

Sono state mantenute le illustrazioni all'interno del volume e la copertina originale: questo è positivo.

Per una scelta editoriale (forse di costi) è stata omessa l'immagine di Shallan che dipinge presente invece nell'edizione originale; ci si domanda se invece non fosse possibile metterla al posto di una delle mappe presenti nel volume italiano, dato che per tre volte è riportata sempre la stessa immagine (due a colori e una in bianco e nero).

Sebbene in misura minore rispetto ai volumi de La Ruota del Tempo di Robert Jordan, qualche refuso è presente. Oltre a ciò, si nota a pag. 433 un grosso errore: non si sa se anche nell'opera originale è presente questa svista, ma Shallan viene sostituita con Jasnah nel dialogo/scontro con Tyn, quando Jasnah non è presente sulla scena (e per un buon motivo, ma niente spoiler).

La copia in possesso, oltre a presentare la rilegatura nel dorso incompleta (il pezzo che è stato usato non ricopre tutto il blocco di pagine, ma ne lascia fuori un buon centimetro), ne presenta una parte non incollata. Guardando in libreria altre copie del romanzo, si è notata la stessa difettosità.

Ultima nota, il prezzo. Non ci si può aspettare che un volume del genere venga venduto per una ventina di euro o meno come prima edizione, visto quanto è lungo e com'è realizzato: ci sono i costi di traduzione, i diritti per l'autore, l'alto numero di pagine e le illustrazioni. Tutto questo ha un costo, come è logico che sia, tuttavia qualche perplessità può sorgere: già 30 euro per La via dei re era un prezzo sopra le righe (qualche euro in meno lo avrebbe reso più equo), ma 35 euro per un romanzo dello stesso stampo è un prezzo che presenta un rialzo eccessivo (se però si pensa che Elantris, dello stesso autore, con quasi metà delle pagine, nessuna illustrazione e in edizione economica, viene venduto a 30 euro, si capisce dove si poteva arrivare con un volume come Parole di luce). Se le vendite del romanzo non saranno soddisfacenti come preventivato, non si dovrà ricercare il motivo nella qualità dell'opera, che è ottima, o sul fatto che non trovi riscontro d'interesse da parte dei lettori (che c'è), ma proprio sul costo, che disincentiva l'acquisto. Se il prezzo continuerà ad aumentare di cinque euro a volume, si può immaginare quanto si verrà a pagare l'ultimo capitolo della saga (sempre che in Italia si giunga a pubblicarlo).

Una piccola nota negativa su Parole di Luce, nella quale però l'editore italiano non c'entra nulla: si tratta più che altro di una critica verso una scelta fatta da Brandon Sanderson.

Sul suo sito, poco più di un anno fa (2015), l'autore ha parlato della rielaborazione di Elantris e Parole di Luce (nota 1). Tralasciando ciò che riguarda Elantris, per Parole di Luce ci sono stati dei cambiamenti non da poco a un certo punto della storia. (avvertenza per chi legge: a seguire ci saranno SPOILER). Nello scontro finale tra Kaladin e Szeth, il secondo non sarà ucciso dal primo, ma dalla tempesta, questo per essere coerenti con il credo del Cavaliere Radioso, che è quello di proteggere, non di cercare vendetta. Nella nuova scena, Sanderson vuole mostrare l'esitazione di Kaladin nell'uccidere, ritenendola importante, perché si ricorda dei suoi giuramenti e perché si rende conto che Szeth vuole essere ucciso. Una scelta per Sanderson non facile, dato che andrebbe a modificare la scena della resurrezione di Szeth, e del fatto che le Stratolame vive possono guarire l'anima, mentre invece quelle morte non ne hanno la capacità. (FINE SPOILER).

La decisione presa da Brandon Sanderson non è certo nuova, già altri scrittori hanno intrapreso questa strada. Rimanendo in campo fantastico viene in mente Stephen King con L'ombra dello scorpione (la nuova versione è un'espansione della prima versione pubblicata, avvenuta oltre dieci anni prima, aggiungendo quelle parti che erano state tagliate) e con L'Ultimo Cavaliere della serie della Torre Nera, tanto per fare qualche esempio.

Quanto segue è un giudizio soggettivo, una riflessione personale; altri potranno emettere una critica differente su scelte del genere. Per chi non ha mai letto le opere citate può essere un'occasione per scoprirle in una versione migliorata, per chi le ha già lette dipende (personalmente non sono per il riacquisto di opere che già possiedo e conosco, ma per chi è patito e magari colleziona può essere motivo di felicità). Sono scelte del lettore, dove ognuno deve valutare secondo il proprio gusto e ciò che desidera, e non vedo motivo di muovere critica su tale modo di agire (dato che a farlo si rischierebbe di scivolare in un voler imporre il proprio punto di vista e non ce n'è proprio bisogno, poiché già si vive in una società dove tanto si vuole imporre e tanti vogliono farlo).

Critica che invece viene da muovere nei riguardi dello scrittore. O meglio, viene da riflettere su un modo di fare che non piace. Non condivido molto il modificare la storia una volta pubblicata e messa in vendita. Innanzi tutto, per una questione di rispetto nei riguardi di chi ha già speso dei soldi per acquistare l'opera. In secondo luogo, quando si procede per la pubblicazione, si deve avere la forma definitiva: se si hanno delle incertezze, è meglio chiarirle prima di dare il romanzo alle stampe.

Posso comprendere che in successive ristampe si correggano refusi che erano scappati alla prima edizione (ed è giusto farlo), ma non che si cambi la storia, perché questo agire rischia di suonare come un modo per fare soldi e spingere i fan all'acquisto di qualcosa di diverso e perciò nuovo, anche se in verità è in gran parte lo stesso.

Un modo di fare del genere posso accettarlo da un autore che mette a disposizione in rete gratuitamente un proprio lavoro e poi in seguito lo modifica magari anche grazie ai commenti ricevuti dai lettori. Come invece si è visto fare in questo caso, è una decisione che può infastidire, perché uno scrittore deve avere le idee ben chiare di quello che vuole far leggere quando mette in vendita il suo lavoro.

Note

1. http://brandonsanderson.com/

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