Horror vacui

romanzo horror

Horror Vacui, romanzo horror dello scrittore Demian Loki - Immagine artistica di Cthulhu presente sulla copertina, copyright BenduKiwi, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported

Titolo: Horror Vacui
Autore: Demian Loki
E-book: Letture Fantastiche
Genere: Horror
Costo: Gratuito

Leggi racconto: in attesa di nuova edizione

Anteprima trama

Non si considera Dario Argento e neppure Romero, ma Alfio Delfini si autodefinisce un regista horror realizzato professionalmente, con tutto ciò che questa definizione comporta nel panorama artistico italiano. Vive anche una storia d'amore con Sandra, bella avvocatessa bruna. Si può dire che sia una persona felice.

Ha un solo difetto, come lo chiama lui. Soffre di horror vacui, nome antico per le vertigini, la paura del vuoto.

Nonostante una vita tutto sommato tranquilla, c'è qualcosa, come una frusta interiore, che lo spinge ad accettare l'incontro con Caronte, anziano e ambiguo personaggio che si è guadagnato quel soprannome in una vita da spacciatore di eroina. A partire da quel momento, in una ricerca sempre più vicina al delirio, nulla sarà più lo stesso per Alfio. Scoprirà che ciò che appare non è ciò che è. E che fuori dalla nostra realtà esiste qualcosa di onnipotente ed eterno che cerca di entrare nel nostro mondo.

Ambientato tra Milano e la sua periferia, il romanzo dell'autore Demian Loki ci porta nel vuoto della vita quotidiana, tra tossicodipendenti e sette occultiste, per conoscere un universo, è proprio il caso di dirlo, di cui non sospettavamo l'esistenza. Bisogna aver Fede, per vederlo, come rivelano al protagonista, ma un tipo di fede che nessuno vorrebbe veramente avere, almeno nessuno sano di mente.

Ed è proprio nella sanità mentale in declino, tanto del mondo corrotto descritto nell'opera quanto del regista Alfio, che si annidano Loro, in attesa da trentamila anni, consci delle debolezze umane e pronti ad approfittarne per i propri scopi, perché Essi hanno un fine, ultimo e inderogabile, che dovrà essere raggiunto, in un modo o nell'altro.

Con uno stile graffiante e scorrevole, Demian Loki ci conduce per mano in atmosfere lovecraftiane, attingendo a piene mani dall'immaginario esoterico e dall'occultismo iniziatico a cui anche Lovecraft si rifaceva. Usando le parole di Alfio: "Ho cercato e il Ponte si è palesato. Ho bussato e il Passaggio si è aperto."

E alla fine della storia, come accade a lui, forse anche noi guarderemo il mondo con occhi diversi, vedendo dietro agli avvenimenti della cronaca nera ciò che essi annunciano, e avremo paura del Vuoto.

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