I castelli dell'Oltrepò

a cura di Ginni

Il castello di Zavattarello - Immagine rilasciata sotto Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic, fonte Wiimedia Commons, utente Yoruno

Il castello di Zavattarello.

Il mio castello preferito è quello di Zavattarello, nell'Oltrepò pavese, che fa da sentinella all'intera vallata dell'Oltrepò più profondo e rievoca storie di dame e cavalieri, di misteri non ancora assopiti.

Infatti, c'è una stanza dove una sedia si sposta da sola nelle ore notturne, anche se la camera è chiusa a chiave. Storie di fantasmi che non si rassegnano ad andare oltre...

Mi ricordo l'estate in cui conobbi Brillo, un riccio arguto e vispo che divenne il migliore amico di Spinny, il mio fox terrier. Il riccio era tutto raggomitolato su una pietra all'ombra degli aceri che circondano la salita al castello. Pensavamo fosse morto, ma era solo stordito, dal caldo e da una maleducata moto che lo aveva spaventato con la sua orrenda marmitta. Brillo diventò amico di Spinny solo per una ciotola d'acqua divisa in due, ma l'intesa delle due anime buone andò oltre la necessità fisica.

Adesso vanno in giro per i sentieri meno conosciuti e pericolosi, cercano nelle sere d'estate chiari di luna per ascoltare messaggi di fantasmi arrabbiati. Forse un giorno si calmeranno, intanto trecce trasparenti fanno capolino da balconi fioriti e dame di corti dimenticate rivivono con la loro complicità storie antiche.

Quei giorni tranquilli vennero interrotti dalla visita della cugina di Brillo, la riccia Matilda.

Tutta agitata disse che al castello di Oramala, in occasione della sagra di San Lorenzo, ci sarebbe stata una festa al maniero e che Brillo avrebbe potuto andare con un amico a scelta.

Brillo convocò subito Spinny e insieme si prepararono per il viaggetto.

La notte con la luna piena rischiarò i boschi circostanti e la festa prese sempre più contorni misteriosi. Infatti, girando attorno al castello, i due strani amici scorsero un'ombra tra lo spiazzo del maniero e il bosco. Era Beatrice Malaspina... o, meglio, il suo fantasma! (n.d.R. Dei Malaspina signori di Oramala già nel XII secolo).

Torrione del castello di Oramala - Immagine rilasciata sotto  Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported, fonte Wikimedia Commons, autore Alessandro Vecchi

Torrione del castello di Oramala.

Cosa ci faceva lì, dopo tanti secoli?

Spinny, ingenuo e fifone, avrebbe voluto andare via, ma Brillo non volle perdere quell'evento fantastico e decise di mandare un messaggio in codice a Matilda. Passata la mezzanotte si trovarono nei sotterranei del castello per decidere come entrare in contatto con la defunta.

Ma fu lei stessa ad apparire e a chiedere loro aiuto.

"Amici aiutatemi. Oggi ricorre l'anniversario della partenza per l'Oriente di un mio carissimo amico, mai più rivisto. So da fonti sibilline che solo stanotte potrò rivederlo e portarlo oltre... Voglio anche lanciare un appello a una mia amica che lavora all'Associazione Spino Fiorito. Rossella... aiuta gli animali abbandonati sulle colline, contatta le associazioni preposte... Quante volte sento i loro gemiti!"

Fu cosi che Brillo, Spinny, Matilda e io decidemmo di collaborare fattivamente.

Corremmo al nostro passo e cercammo Rudi, la vecchia volpe capo del bosco circostante. Nel frattempo Beatrice trovò il suo cavaliere e prima di andare via ci regalò una pergamena con scritti i nomi delle persone che potevano esserci utili nella nostra missione.

Quindi concludiamo con l'appello accorato di salvaguardare ambiente e animali, troppo spesso maltrattati e trascurati per l'egoismo umano. La magia della natura non deve essere contaminata da troppa tecnologia e da persone superegoiste.

Salviamo i boschi, i castelli, i ricci, i daini, i lupi, i cani da caccia che non cacciano più e i gatti senza colpa di essere nati in luoghi ostili...

Torna a inizio pagina


RSS - FAQ - Privacy

Copyright © 2006-2024 Gianluca Turconi - Tutti i diritti riservati.