L'amore come il cinema e i libri evitano di raccontarlo

a cura di Andrea Moretti

Salve a tutti ed eccoci tornati sulla rubrica mensile di "Letture fantastiche".

La Sposa nel Vento di Oskar Kokoschka - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

L'amore tra le nuvole ne La Sposa nel Vento di Oskar Kokoschka .

A fronte di due interminabili anni di pandemia - al termine dei quali il green pass pare essere divenuto il centro del dibattito pubblico - gli argomenti trattati in questo spazio sono stati veramente molteplici e svariati. Molti di essi si sono proposti di affrontare questa emergenza da un punto di vista più intimo e artistico;,con gli strumenti che soltanto il cinema e la letteratura possono fornirci.

Come diceva il filosofo Schopenhauer: se la vita è un pendolo che oscilla costantemente fra dolore e noia, l'arte e la musica sono i soli canali capaci di donarci un minimo di refrigerio, con la sensazione di godimento estetico e di estraniamento dal mondo che instillano in noi.

Effettivamente è proprio questo lo scopo che si propone la nostra rubrica: offrire un nepente a tutti i drammatici momenti che abbiamo vissuto. Gli incendi in Sardegna, in Abruzzo e in molte altre zone che si sono aggiunti ai contagi in galoppo, scatenati dalla variante Delta durante la stagione estiva.

Quest'oggi ci occuperemo di un tema che potremmo definire classico e addirittura scontato; ma ci imporremo di analizzarlo sotto una lente più cinica e originale.

Stiamo parlando del sentimento più puro e antico che esista. Un moto dell'anima sul quale poeti e scrittori hanno consumato gragnole di inchiostro e registi hanno bruciato chilometri di pellicola. Esatto, disquisiremo proprio dell'amore.

Verso l'assoluto...

Se è vero che questo sentimento è stato affrontato sempre in modo molto positivo: pensiamo a Dante, a Guido Cavalcanti e a tutti i poeti del Dolce stil novo. Pensiamo all'amor cortese, ai romanzi cavallereschi e a tutta la tradizione di poesie moderne e contemporanee che va da Verlaine, Apollinaire, per arrivare a Prevert e Nazim Hikmer. Autori delle poesie d'amore più belle e celebri che siano mai state scritte.

Nella tradizione occidentale, a parte qualche rara eccezione - vedi Shakespeare - anche quando è tragico e tormentato, questo sentimento viene visto come una sensazione magica ed eterea. Qualcosa che ti eleva a uno stato di purezza trascendentale e ricchezza interiore.

Nel terzo canto notturno del poeta romantico Novalis, il ricordo dell'amanta Sophie, durante la visita alla tomba dell'autore, viene visto come un'ascensione verso un mondo celeste e assoluto.

Il rapporto di Baudelaire con la sua amante Jeanne Duval, per la quale scrisse la famosa poesia Il serpente che danza, è considerato parimenti come l'unica cosa bella in un mondo corrotto e abbrutito dall'ascesa della classe borghese.

Nel superbo dipinto La sposa del vento, che il pittore austriaco Kokoschka dedicò alla sua amante Alma Malheur, i due sono distesi in mezzo alle nuvole, in un sogno malinconico e nostalgico ma, tutto sommato, beato.

L'amore di Hollywood

Questa prospettiva artistico sentimentale dell'amore concepito come qualcosa di positivo, un viaggio che ti arricchisce molto più di quanto non ti privi di qualcosa, è stata proseguita - in modo infinitamente più banale - da tutto il filone hollywoodiano delle commedie sentimentali: a partire dal famosissimo Harry ti presento Sally.

Del resto, in Italia, patria per antonomasia dell'amore romantico, le espressioni artistiche in questo senso, soprattutto canzoni, non sono state da meno.

Uno sguardo diverso

D'altra parte, esistono pochi peculiari autori che sono stati capaci di narrare l'amore da un punto di vista diverso: spogliandolo di tutta la lucente positività che lo caratterizzava.

Chi in modo più truce, chi in modo più ironico, questi autori sono riusciti, magistralmente, a presentare l'amore da una prospettiva più cinica e realista.

Ne hanno ritratto il volto più tragico e amaro.

Woody Allen

Fra i più noti, non possiamo non menzionare Allen: forte di tutti i suoi frizzi, le battute argute e le discussioni intellettuali e filosofiche inserite nei suoi film.

In questo spazio menzioneremo Io e Annie (1977) - Premio Oscar come miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior attrice protagonista Diane Keaton - come pellicola più rappresentativa del suo pensiero.

Ma noi sappiamo perfettamente che la filosofia del regista tende a riproporsi in ogni suo film.

La scelta è, quindi, soltanto orientativa e dettata dal mero gusto, visto che Manhattan, Harry a pezzi, Basta che funzioni e Anything else non sarebbero da meno.

In Io e Annie, i due protagonisti ci provano davvero, per tanto tempo, a far funzionare la loro relazione, ma poi si rendono conto che non c'è proprio niente da salvare.

Lo stile è ironico e leggero, ma rimane quel sottofondo di amarezza e un un gusto agrodolce che caratterizzano l'aspetto più imponente e invidiabile del cinema di Woody Allen. Quello di rivelare grandi verità con uno stile leggero e accessibile.

Roman Polansky

Da un regista di grande talento che ha vissuto sulla propria pelle l'occupazione nazista della Polonia, non potevamo certo aspettarci l'amore che cantano i menestrelli.

Nel suo Luna di fiele, lo scrittore fallito Oscar, in una Parigi sognante e patinata, si adopera in ogni modo per far decollare il rapporto con la bella Mimi, raggiungendo le vette più raccapriccianti della degradazione sentimentale.

Indicato dalla sociologa Laura Kipnis come un film che uccide l'amore.

Derek Cianfrance

Atmosfere livide e umbratili in questo film drammatico sentimentale (Blue Valantine), dove l'impegno di Dean, interpretato dal bravo Ryan Gosling, a far funzionare il suo rapporto con Cindy non è sufficiente. Giacché quest'ultima è piena di paure, insicurezze e non riesce, per prima, a trovare una stabilità esistenziale.

Ricorda un po' la relazione fra lo scrittore Fitzgerald e sua moglie Zelda, dove uno dei due si ammala per l'altro.

Sam Mendes

Nel suo Revolutionary road, tratto dall'omonimo romanzo di Yates, vediamo di nuovo la storica coppia di Titanic che consta di Kate Winslet e Leondardo di Caprio.

In questa pellicola, però, i due non sono affatto rondini in amore a cui manchi solamente una bella nidiata; bensì una coppia di sposi animata sì da un grande sentimento, ma che si scontra ferocemente con la mediocrità della vita borghese.

L'amore vince anche sui modelli imposti dalla società capitalistica?

Secondo quanto sostiene l'autore, diremmo proprio di no.


Bene, si chiude qui la nostra rubrica, sperando che questi film vi aiutino a valutare l'amore in modo diverso.

Noi vi salutiamo e rimandiamo al prossimo appuntamento.

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