L'Uomo Nero e altre creature sovrannaturali come mezzi di educazione dei bambini

a cura di Gianluca Turconi

La figura dell'"Uomo Nero" e altre creature soprannaturali o misteriose sono state utilizzate in tutte le culture del mondo come strumenti del folclore e della saggezza popolare per spaventare i bambini e indurli a comportarsi bene e per educarli ai pericoli. Queste creature spesso incarnano paure locali, lezioni morali o pericoli ambientali e le loro storie servono come racconti di ammonimento tramandati di generazione in generazione. Qui di seguito ne illustreremo il ruolo, le leggende e il significato culturale, con particolare attenzione all'Europa.

Baba Yaga della tradizione slava - Immagine in pubblico dominio, fonte Wikimedia Commons, utente Chiswick Chap

Baba Yaga della tradizione slava

Europa: L'Uomo Nero e le figure correlate

In Europa, l'Uomo Nero è una figura pervasiva utilizzata per spaventare i bambini e indurli all'obbedienza. Il concetto risale almeno al XV secolo nel Regno Unito, dove il Boogeyman è un mostro vago e oscuro che si nasconde negli armadi o sotto i letti per punire i bambini che si comportano male. Questa figura non ha un aspetto fisso, ma è comunemente rappresentata come maschile o androgina.

Figure europee più specifiche includono Black Annis dall'Inghilterra, una terrificante megera dalla pelle blu e dagli artigli di ferro che vive in una grotta e preda bambini e agnelli. La minaccia di Black Annis era usata per tenere i bambini in casa di notte.

Nell'Europa slava, la figura di Baba Yaga - un'altra megera cornuta nota come Babaroga nel folclore slavo meridionale - dà la caccia ai bambini irriverenti. Viene spesso descritta come una minacciosa strega della foresta che intrappola e mangia i bambini. In Polonia, c'è Bebok o Bobo, una creatura piccola e brutta con una grande testa e zoccoli di cavallo, che brandisce un bastone e porta un sacco per catturare i bambini cattivi. Inoltre, l'Europa centrale ha la figura del Krampus, una creatura demoniaca con le corna che punisce i bambini cattivi durante il periodo natalizio, fungendo da controparte oscura di San Nicola che premia i bambini buoni. Queste figure hanno un duplice scopo: inculcare la disciplina e mettere in guardia i bambini dai pericoli reali, come vagare nei boschi o rimanere fuori casa fino a tardi.

Figura leggendaria del folclore italiano, il Babau è un mostro immaginario dalle caratteristiche non ben definite, spesso utilizzato per spaventare i bambini che non vogliono andare a dormire. Le sue origini non sono certe, ma alcune teorie lo collegano al timore antico verso i pirati Saraceni (IX-X secolo d.C.). Il nome potrebbe derivare dall'arabo Baban ("Vincitore") o essere un'onomatopea legata al latrato di un cane. Il Babau è assimilabile all'uomo nero o all'orco delle fiabe e la sua figura è diffusa anche in altre regioni europee, come la Linguadoca in Francia.

Il Butzemann (Germania) è uno spirito maligno o fantasma senza volto che si aggira nelle case, nascosto negli angoli bui, sotto il letto o nell'armadio, e pronto ad attaccare i bambini che non vanno a dormire all'ora giusta. Il nome deriva dal tedesco medievale bôtzen (fare baccano) o verbutzen (nascondere). È una figura tradizionale anche nei Paesi Bassi e in Scandinavia, dove si usa per spaventare i più piccoli.

I Bokkenrijders sono ladri fantasma - conosciuti nei Paesi Bassi, in Belgio e Germania - che cavalcano capre volanti. I loro racconti nacquero nel XVIII secolo per terrorizzare le comunità agricole. Anche se più legata a bande di criminali reali, la leggenda ha assunto connotazioni soprannaturali simili a quelle del Boogeyman, con figure spaventose che incutono paura nei bambini e negli adulti.

Un wendigo nordamericano - Immagine rilasciata sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International , fonte Wikimedia Commons, utente DracoLumina17

Un wendigo nordamericano.

Nord America

In Nord America, in particolare tra le popolazioni di lingua algonchina, il Wendigo è uno spirito maligno e cannibale associato all'inverno e alla carestia. Viene raffigurato come un gigantesco umanoide con un cuore di ghiaccio, sempre affamato di carne umana. La leggenda del Wendigo mette in guardia dall'avidità e dall'egoismo e serve da monito sui pericoli della natura selvaggia, soprattutto in inverno. Ai bambini vengono raccontate queste storie per scoraggiare comportamenti sbagliati e l'avventurarsi da soli nella natura.

America Latina

In America Latina, l'Uomo Nero assume la forma di El Cucuy, un mostro mutaforma che rapisce i bambini disobbedienti e li nasconde nella sua tana. I genitori usano questo racconto per assicurarsi che i bambini si comportino bene, soprattutto di notte o al momento di andare a letto. Un'altra figura simile è El Hombre del Saco, o "L'uomo del sacco", un vecchio che raccoglie e mangia i bambini. Con le dovute peculiarità locali, questa figura è simile all'Uomo Nero e viene utilizzata per spaventare i bambini e indurli all'obbedienza. Il Chupacabra, una creatura che si nutre del sangue del bestiame, soprattutto delle capre, è un'altra leggenda latinoamericana. Sebbene sia principalmente una leggenda rurale, viene utilizzata anche per spaventare i bambini che vagano da soli in aree desolate.

Australia e Oceania

Nel folclore aborigeno australiano, il Bunyip è un grande mostro anfibio che si aggira nelle paludi e nei letti dei fiumi e che si dice divori chiunque si avvicini troppo. I bambini sono avvertiti di stare lontani dai corpi idrici pericolosi per evitare il Bunyip, suggerimento molto utile vista la grande popolazione di alligatori e coccodrilli in Australia. Un'altra creatura, lo Yara-ma-yha-who, è un piccolo essere simile a un vampiro dalla pelle rossa che si nasconde negli alberi di fico e preda i bambini ingoiandoli interi e rigurgitandoli ogni volta più corti. Questa storia dissuade i bambini dal vagare da soli. Il Papinijuwari della mitologia Tiwi è un gigantesco mostro ciclopico noto come "Gigante Cannibale Cieco", che si aggira per la Terra mangiando le persone, in particolare i malati, e viene usato per spaventare i bambini e costringerli all'obbedienza.

Asia

In India, la leggenda metropolitana di Nale Ba riguarda una strega che bussa alle porte di notte chiamando i nomi dei residenti; chi risponde viene ucciso. Per scongiurarla, la gente scrive sulle porte "Nale Ba", che significa "Vieni domani". Questa leggenda viene utilizzata per spaventare i bambini e indurli a rimanere in casa dopo il tramonto. In Pakistan si racconta la storia di Mamma, una grande creatura scimmiesca che vive sulle montagne e che rapisce le ragazze, rendendole incapaci di fuggire. È usata come ammonimento contro le reali aggressioni sessuali e i rapimenti.

Rappresentazione artistica di un Chupacabra - Immagine rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 Generic, fonte Wikimedia Commons, autore Jeff Carter / HowStuffWorks

Rappresentazione artistica di un Chupacabra

Africa

Sebbene le fonti disponibili per l'Africa non documentino figure specifiche simili all'Uomo Nero, nelle culture africane esistono così tante creature e spiriti terrificanti aspecifici usati per dare lezioni ai bambini, spesso legati alle credenze e agli ambienti locali, da non rendere possibile enumerarli. Queste creature hanno in genere un ruolo simile nell'inculcare disciplina e cautela rispetto agli altri continenti.

I ruoli educativi e culturali di queste creature

In tutte le culture, gli esseri soprannaturali servono come allegorie o metafore delle norme sociali e dei pericoli. Le loro funzioni principali includono l'instillazione della disciplina minacciando punizioni per comportamenti scorretti, incoraggiando i bambini a obbedire ai genitori e alle regole della società. Molte creature sono legate a pericoli ambientali reali, come specchi d'acqua, foreste o montagne impervie, in modo che i bambini evitino questi luoghi. Tali storie fungono anche da veicolo di trasmissione culturale, preservando valori e tradizioni attraverso il racconto orale tramandato di generazione in generazione. Inoltre, queste leggende aiutano i bambini a comprendere e gestire le paure e le emozioni esternando l'ignoto sotto forma di mostri e spiriti.

Conclusione

L'Uomo Nero e le creature soprannaturali simili sono elementi universali del folclore utilizzati per educare e disciplinare i bambini. Sebbene le loro apparizioni e le loro storie varino ampiamente nei diversi continenti e culture, la loro funzione principale rimane costante: instillare cautela, obbedienza e rispetto per le norme sociali e i pericoli naturali. Soprattutto in Europa, queste figure assumono spesso la forma di megere o mostri oscuri, riflettendo paure storiche e valori culturali. A livello globale, queste leggende continuano a essere una ricca fonte di identità culturale e di educazione morale.

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