La paleodieta: l'importanza di carne e pane per lo sviluppo dell'uomo antico

a cura di Rimvydas Lauzikas

traduzione a cura di Gianluca Turconi

Rotsschilderingen van Minateda, KU Leuven, Belgium - Immagine in pubblico dominio

L'archeologia può dare una grande visione di quali processi ci hanno reso gli esseri umani che siamo oggi. Apparentemente piccole cose hanno influenzato enormemente la nostra vita contemporanea e, forse, la più importante è l'invenzione della cucina. Richard Wrangham, professore di antropologia biologica, nel suo libro L'intelligenza del fuoco. L'invenzione della cottura e l'evoluzione dell'uomo, descrive come la cucina ha ridotto il costo calorico della digestione e aumentato l'efficienza del consumo alimentare. Secondo Wrangham, l'Homo Erectus (che visse tra circa 1,89 milioni e 143.000 anni fa), si è evoluto per sviluppare un tratto digestivo più piccolo e più efficiente che ha liberato l'energia per consentire la crescita del cervello. [nota 1] Questo grazie alla capacità dell'Homo Erectus di cucinare il cibo, ponendo le basi per l'uomo moderno. Ma cosa e come hanno cucinato questi esseri umani paleolitici?

Chi ha inventato il pane e le frittelle?

Amaia Arranz Otaegui, ricercatrice post-dottorato dell'Università di Copenhagen, e i suoi colleghi hanno trovato prove archeobotaniche che rivelano le origini del pane 14.400 anni fa nella Giordania nord-orientale, circa quattromila anni prima dello sviluppo dell'agricoltura! [nota 2]. "Il nostro lavoro dimostra che il pane non era un prodotto di società complesse e consolidate, ma di una società di cacciatori-raccoglitori del Paleolitico", ha detto Otaegui al Washington Post. Uno degli articoli di Otaegui sostiene che "l'analisi interdisciplinare indica l'uso di alcune delle "colture fondatrici" dell'agricoltura del sud-ovest asiatico (come il farro selvatico) e degli alimenti di radice (per esempio i tuberi di giunco) per produrre prodotti simili al pane piatto".

Il primo pane piatto conosciuto proviene da Shubayqa 1, un sito di cacciatori-raccoglitori della cultura Natufian, nell'attuale Vicino Oriente. Attraverso la diffusione culturale e col tempo, queste prime focaccine si sono evolute nelle pizze, pita, puri, pane carasau, chapati e tortillas che conosciamo e amiamo oggi.

Come gli esseri umani si sono evoluti per mangiare carne è un'altra area di discussione e dibattito tra gli archeologi. Gli esseri umani potrebbero aver fatto ricorso al consumo di carne come necessario adattamento al loro ambiente mutevole, ma potrebbe anche essere stato un cambiamento fondamentale che ha permesso un rapido sviluppo del cervello umano. Katherine Milton dell'Università della California dice che "i primi esseri umani sono stati costretti a questo cambiamento dietetico perché le foreste dell'Africa si stavano ritirando e questi ominidi semplicemente non potevano ottenere abbastanza materia vegetale per rimanere in vita". [nota 3] Meredith F. Small della Cornell University aggiunge che "per questi pochi milioni di anni, gli esseri umani apparentemente si riempivano la pancia di carne cruda. E poi da qualche parte, in qualche modo, qualcuno ha scoperto come cucinarla". [nota 4]

E che dire della paleodieta?

La paleodieta è una dieta basata sull'idea che il vostro corpo trae il massimo beneficio dagli stessi alimenti che gli umani del paleolitico hanno mangiato. Essa, tra l'altro, taglia verdure amidacee, cereali e legumi a favore di carne non lavorata, noci e semi, e un sacco di frutta e verdure. [Nota 5] Ma la ricerca archeologica dimostra che forse le focacce e altri prodotti a base di cereali potrebbero aver avuto un ruolo più importante nella dieta paleolitica, dopo tutto, e che la carne potrebbe aver avuto un ruolo minore di quanto si pensasse in precedenza nei pasti quotidiani dei nostri antenati. Ann Gibbons del National Geographic cita l'alto livello di cibo vegetale nelle società di cacciatori-raccoglitori: "E' vero che i cacciatori-raccoglitori di tutto il mondo hanno bisogno di carne più di qualsiasi altro cibo e di solito ricevono circa il 30% delle loro calorie annuali dagli animali. Ma la maggior parte di essi sopporta anche tempi di magra quando mangiano meno di una manciata di carne ogni settimana". [nota 6] La paleodieta potrebbe non essere così paleo dopo tutto, in quanto la ricerca archeologica continua a scoprire nuove prove e a formulare nuove ipotesi sull'evoluzione della nostra specie. Questo non significa necessariamente che la dieta del paleolitico non sia salutare, ma mostra interessanti intuizioni sul paesaggio archeologico in continua evoluzione.

Note

1. Wrangham, R. (2009). Catching Fire: How Cooking Made Us Human. London.

2. Arranz-Otaegui, A., Gonzalez Carretero, L., Ramsey, M.N., Fuller, D. Q., Richter, T. (2018). Archaeobotanical evidence reveals the origins of bread 14,400 years ago in northeastern Jordan. Proceedings of the National Academy of Sciences, 115 (31), 7925-7930. DOI: 10.1073/pnas.1801071115.

3. Milton, K. (1999). A hypothesis to explain the role of meat-eating in human evolution. 5. Evolutionary Anthropology, 8, 11-21. Doi:10.1002/(SICI)1520-6505(1999)8:1 11::AID-EVAN6 3.0.CO;2-M.

4. Small, M. F. (2008). Outdoor BBQ: A 700,000-year-old Ritual. Live Science. Sito web.

5. Cordain, L. (2018). Ten questions about the Paleo Diet. The Paleo Diet. Sito web.

6. Gibbons, A. (2014). The Evolution of Diet. National Geographic. Sito web.

Licenza del testo e altre informazioni di copyright

Il testo è rilasciato sotto licenza Creative Commons BY-SA 3.0, © Rimvydas Lauzikas. Traduzione italiana © 2019, Gianluca Turconi.

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