Leggende celtiche: Tlachtga, il Popolo dei Tumuli e il Culto dei Morti

a cura di Gianluca Turconi

Nell’antica Irlanda, il 1 novembre era chiamato Samhain che tradotto in maniera letterale significa “fine dell’estate”. Il giorno precedente, il 31 ottobre, finiva l’anno celtico e corrispondeva all’inizio dell’inverno e a un periodo di fervore religioso e riflessione.

Neopagani impegnati nelle celebrazioni di Samhain - Immegine rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International, fonte Wikimedia Commons, utente RajhaSlavari123

Neopagani impegnati nelle celebrazioni di Samhain.

Al centro delle credenze religiose celtiche vi era il sito di antichi rituali chiamato Tlachtga (pronunciato “Clackda”), già a partire da più di 2000 anni fa. Tale luogo storicamente è stato oscurato da altri siti vicini di cui si parlerà in seguito e, purtroppo, non ha ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato. Esso, infatti, era il centro del Festival del Grande Fuoco che si teneva proprio all’inizio dell’inverno.

Questo festival durava diversi giorni ed era tenuto in onore del dio Lugh, divinità del sole. Gli irlandesi precristiani vi svolgevano particolari rituali che dovevano assicurare all’intero popolo che l’oscurità e la morte della natura nell’imminente inverno sarebbero state superate e che la luce insieme alla vita sarebbero tornate in una nuova primavera.

In tempi antichi, il 31 ottobre tutti i fuochi d’Irlanda venivano spenti al tramonto e si lasciava brillare un unico falò al centro dell’annuale festa dedicata ai morti, giusto all’inizio di Samhain, presso la Collina di Ward. Quella collina deve il suo nome inglese (“Hill of Ward”) a un proprietario terriero chiamato, appunto, Ward che fu spossessato della sua terra durante l’invasione dell’Irlanda da parte di Oliver Cromwell nel 1649. La proprietà fu poi trasferita a un soldato Roundhead, fedelissimo dell’invasore. I discendenti della famiglia Ward, da cui la collina ha preso il nome, vivono oggi in gran parte nella Contea irlandese di Meath. Un altro ramo familiare si è invece trasferito negli USA ed è molto conosciuto nel Milwaukee Irish Fest.

Tornando alla tradizione antica, l’iniziale oscurità della notte dovuta allo spegnimento dei fuochi domestici spaventava molto la popolazione, tanto da dare origine a racconti e leggende sugli spettri e sugli spiriti della notte.

Per tranquillizzare le persone, i sacerdoti druidici le radunavano e riempivano i luoghi di riunione con offerte di cibo, specialmente frutti di stagione come noci e mele, destinato a coloro che erano morti, ormai passati nel mondo delle ombre, la terra dei defunti. Infatti, per queste popolazioni antiche, nel corso della notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, le barriere tra i mondi cadevano, aprendo le porte a nuove dimensioni che avrebbero potuto interagire liberamente.

Non solo i morti, ma anche i potenti aos sí avrebbero potuto giungere nella terra dei vivi nel corso dello Samhain. Gli aos sí si pensava fossero una razza sovrannaturale che, stando a quanto riportato nel Lebor Gabála Érenn (in lingua iralndese “Libro della presa dell’Irlanda”, raccolta di leggende e folclore celtici, risalente all’XI secolo d.C.), si era sviluppata in un mondo alternativo parallelo al nostro e normalmente da noi non percepibile. Essi erano considerati antenati assurti al ruolo di dei e dee, associati a Tuatha Dé Danann, la cui leggenda afferma sia scomparso nell’Aldilà celtico, chiamato Tír nAill, “l’altra Terra”, a cui era possibile accedere anche attraverso antichi tumuli sepolcrali e caverne. In effetti, una delle possibili traduzioni di aos sí è “Popolo dei Tumuli”.

Samhain era anche il periodo dell’anno in cui si tenevano le riunioni più importanti, le guerre erano fermate e si stipulava la pace. Era un tempo per riflettere sulle future attività. Inoltre, i debiti venivano rimessi ai debitori e si svolgevano importanti corse di cavalli e carri, a fianco di imponenti feste a scopo ricreativo.

L’arrivo del cristianesimo in Irlanda segnò una modifica sostanziale anche per il Festival del Grande Fuoco. Esso fu infatti incorporato nel calendario dei riti cristiani come giornata dedicata al ricordo del defunti. In questo modo, nonostante il cambio di religione, Samhain e il suo festival restarono rilevanti nella tradizione spirituale irlandese. Tuttavia, parte dei rituali e delle credenze legate a Samhain non furono ritenute adeguate a essere integrate nel credo religioso cristiano, ma non vennero abbandonate completamente, bensì sopravvissero come superstitio pagana nella festività di Halloween che fu successivamente esportata in Nord America dagli emigranti irlandesi a partire dal XIX secolo.

Visione aerea degli attuali Terrapieni di Tlachtga - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

Visione aerea degli attuali Terrapieni di Tlachtga.

Superando l’aspetto strettamente religioso e tradizionale, la Collina di Ward, situata un paio di chiometri a est di Athboy nella Contea di Meath, rappresenta anche un sito archeologico dal grande fascino, identificato come “Terrapieni di Tlachtga”.

Esso è attualmente rappresentato da un terrapieno circolare costituito da quattro canali concentrici con sponde in terra dalla circonferenza esterna di circa 150 metri di diametro. Un terrapieno analogo, chiamato il Rath dei Sinodi, è situato anche sulla vicina Collina di Tara.

Quest’ultima località fu a lungo sede dei Re d’Irlanda.

Tradizionalmente, si ritiene che “Tlachtga” significhi “sfera di terra” e, quale luogo in cui si svolgeva il Festival del Grande Fuoco, l’anello di terra è stato usato come palcoscenico di un gran numero di leggende nel corso dei secoli. Una delle più suggestive ha come protagonista un potente mago chiamato Mug Ruith (o Mogh Roith, “schiavo della ruota”). Secondo una versione della storia, era un potente druido cieco nativo di Munster che visse sull’isola di Valentia, nella Contea di Kerry. Poteva trasformarsi in un gigante e il suo soffio provocava temporali e tramutava gli uomini in pietra. Indossava una pelle di toro senza corna e una maschera con becco d’uccello. Nel corso della sua vita, Mug Ruith ricevette come donazione i territori di Fir Maige Fene, successivamente conosciuti come Fermoy. La tribù medievale di Fir Maige Fene pretende infatti di discendere da lui.

Questo portentoso druido aveva una figlia di nome Tlachtga, da cui presumibilmente derivò il nome del luogo dei rituali. Secondo la leggenda, i due viaggiarono fino a Roma per divenire seguaci del saggio gnostico Simon Mago. Da lui avrebbero saputo tutti i segreti celati nell’isola d’Irlanda. E sempre da Simon Mago avrebbero ricevuto un magico mezzo capace di viaggiare in cielo, conosciuto come il Roth Ramach. Tale mezzo volante aveva il potere di rendere cieco chiunque lo guardasse e di uccidere coloro tanto temerari da toccarlo. Si racconta che Tlachtga stessa l’abbia sepolto nei pressi della Collina di Ward. Secondo altre versioni della leggenda, la giovane diede alla luce tre figli – Dorb, Cuma e Muach – che morirono nell’infanzia e furono sepolti dentro il terrapieno che porta il nome della madre. Quest’ultima parte del racconto è sicuramente un indizio dell’iniziale status di Tlachtga come dea della fecondità che avrebbe originato la devozione degli antichi Irlandesi per i Terrapieni circolari.

I primi ad averla adorata in tale veste appartenevano alla tribù dei Luigni, scacciati a causa dell’invasione da parte dei Lagin. Gli invasori si impossessarono della corona dei Re di Tara e ne esercitarono la sovranità sull’intera area, causando lo spostamento del potere da Tlachtga a Tara stessa.

Ciononostante, i Terrapieni di Tlachtga non persero d’importanza per gli antichi Irlandesi. Si deve infatti ricordare che, nel 1167, il re Ruaidrí Ua Conchobair (Rory O’Connor) scelse questo luogo per un grande sinodo riformatore a cui parteciparono tutti i re provinciali, gli ecclesiastici e oltre diecimila cavalieri. Diversi scavi archeologici hanno inoltre svelato che il sito fu in uso addirittura per millenni. Ricerche condotte nel 2014 hanno portato alla scoperta di diversi livelli di pietre e sabbia sotto uno dei terrapieni. Al loro interno furono scoperti frammenti di denti di volpe che analizzati al radiocarbonio furono fatti risalire al V secolo d.C. Nel terrapieno più interno fu trovato un osso di bestiame domestico che fu datato intorno al quarto secolo avanti Cristo. Nell’angolo nord-est di un terrapieno più piccolo situato a sud dei Terrapieni principali di Tlachtga sono stati dissepolti i resti di un neonato di circa cinque mesi d’età (uno dei figli di Tlachtga?) ritrovato coperto da pietre di varie dimensioni, tipiche di sepolture cerimoniali molto risalenti nel tempo. Il bambino giaceva orientato da nord-est a sud-ovest, proprio come la parte centrale del terrapieno. Al radiocarbonio i resti sono stati datati al quinto secolo avanti Cristo.

In un’altra parte del sito sono stati rinvenuti oggetti di selce lavorata e un frammento di pietra megalitica caratterizzato da quattro solchi paralleli che fanno pensare siano stati realizzati da popolazioni preistoriche molto più antiche.

L'interno del Mound of the Hostages di Tara, con la pietra centrale illuminata dal sole - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

L'interno del Mound of the Hostages di Tara, con la pietra centrale illuminata dal sole.

Si può quindi dedurre che la Collina di Ward facesse parte di un complesso rituale collegato non solo al festival di Samhain, ma anche a cerimonie di età preistorica. Dai Terrapieni di Tlachtga sono visibili i Tumuli di Loughcrew, vecchi di circa 5000 anni. Al Tumulo L, il sole dell’alba nel giorno di Samhain illumina con precisione una pietra presente al centro della camera del tumolo stesso. Dalla Collina di Ward è visibile addirittura la Collina di Tara, situata a una ventina di chilometri di distanza. A Tara, il Mound of the Hostages, una struttura megalitica costruita intorno al 3000 a.C. conosciuta anche col suo nome irlandese di Dumha na nGiall, si allinea perfettamente col sole dell’alba di Samhain che illumina la parte posteriore della camera centrale in pietra.

I terrapieni e le strutture megalitiche dell’area circostante avevano quindi uno stretto legame per le popolazioni preistoriche irlandesi che li costruirono o semplicemente li utilizzarono in seguito. Spesso, nella nostra mentalità occidentale permeata di progresso scintifico e credenze religiose differenti, queste cerimonie antiche vengono considerate come resti di un passato spirituale primitivo, ormai fuori dal tempo. Se, tuttavia, si guardano i Terrapieni di Tlachtga e di Tara, i Tumoli di Loughcrew e il Festival del Grande Fuoco come un insieme, si comincia ad avere una prospettiva differente. Questi luoghi furono utilizzati per millenni in diversi contesti culturali di eventi stagionali come Samhain, a partire dal Neolitico e per tutta l’Età del Ferro, periodi durante i quali un gran numero di donne e uomini investirono enormi quantità di energia e fede nella costruzione di complessi megalitici di cui ci sono giunti solo i resti. Da questo punto di vista, pieno di spiritualismo, il viaggio degli aos sí verso la nostra dimensione o quello dei popoli antichi verso la loro, può anche essere interpretato in maniera più moderna, come un’evoluzione dell’io interiore in continuo cambiamento, al pari del mutare delle stagioni il cui inizio o fine si celebrava anticamente in questi luoghi d’Irlanda.

Solo così si possono comprendere le ragioni che hanno portato negli ultimi anni a un rinnovato e generale interesse verso i Terrapieni di Tlachtga e il Festival del Grande Fuoco, con processioni di persone munite di torce fino alla cima della Collina di Ward nel giorno di Samhain. È divenuto un viaggio tra materia e spirito, tra tempo e colline, sulle orme di antichi druidi alla ricerca di dee della fertilità quasi dimenticate, per sperare, ancora una volta, di vedere la Luce vincere sull’Oscurità.

Fonti e letture consigliate

John Gilroy, Tlachtga: Celtic Fire Festival, Pikefield Publications, Cork, 2000.

https://www.knowth.com/

https://celticmke.com/

https://www.ancient-origins.net/

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