Leggende irlandesi nella cultura popolare europea

a cura di Gianluca Turconi

Il folclore e la mitologia irlandese sono ricchi di antiche leggende tramandate oralmente per secoli. Queste storie riflettono il patrimonio culturale unico dell’Irlanda e le sue radici celtiche che differiscono in molti modi dalle tradizioni folcloristiche presenti in altri Paesi dell’Europa occidentale, le radici delle quali affondano in culture storicamente diverse come la romana, la greca, la panslava e la scandinava.

Finn MacCool in un dipinto di Ary Scheffer - Immagine in pubblico dominio, fonte Wikimedia Commons, utente File Upload Bot Eloquence

Finn MacCool in un dipinto di Ary Scheffer.

Alcune delle più famose leggende irlandesi antiche includono il Táin Bó Cúailnge (La razzia del bestiame di Cooley), le storie dell’eroe mitico irlandese Finn MacCool e le leggende che circondano la dea precristiana Brigid.

Questi racconti, registrati storicamente in manoscritti irlandesi medievali come Il libro della mucca di Dun, mostrano la diversità e l’estrema originalità della tradizione irlandese meglio di qualunque altro.

Il Ciclo dell’Ulster e il Táin Bó Cúailnge

Una delle opere più significative della letteratura irlandese antica è il Ciclo dell’Ulster, una serie di racconti incentrati sull’eroe Cú Chulainn e sul regno dell’Ulster. Il racconto più famoso di questo ciclo è il Táin Bó Cúailnge (La razzia del bestiame di Cooley) che narra di un’enorme guerra tra i regni irlandesi dell’Ulster e del Connacht.

La storia inizia quando la regina Medb del Connacht invade l’Ulster per impadronirsi del grande toro Donn Cúailnge. Cú Chulainn, il giovane campione dell’Ulster, tiene a bada da solo l’esercito di Medb fino a quando gli uomini dell’Ulster non si riprendono dalla loro debolezza. La storia culmina in un’epica battaglia tra Cú Chulainn e Ferdia, il campione di Medb, suo ex amico.

Scritto in una prosa asciutta e diretta, il Táin Bó Cúailnge è notevole per le sue vivide descrizioni delle battaglie, per i suoi personaggi complessi e per i suoi elementi mitologici. Cú Chulainn, in particolare, è una figura affascinante: un eroe nobile e imperfetto al tempo stesso, capace di sostenere col proprio esempio un intero popolo, pur non essendo appunto perfetto, in una rappresentazione vivida di ciò che è un normale essere umano.

Inoltre, in questa storia sono richiamati i temi dell’onore, della lealtà e della futilità della guerra da considerare universali, sebbene questa leggenda, insieme ai personaggi specifici che le appartengano, siano unici della tradizione irlandese.

Il Ciclo feniano e Finn MacCool

Un altro importante corpus della mitologia irlandese è il Ciclo Feniano, incentrato sul leggendario eroe Finn MacCool (Fionn mac Cumhaill) e sulla sua banda di guerrieri d’élite, i Fianna. In estrema sintesi, Finn è un gigante con capacità sovrumane e le storie delle sue avventure mostrano la meraviglia e la magia dell’antica Irlanda.

Uno dei racconti feniani più famosi è “L’inseguimento di Diarmuid e Gráinne” che narra di come la giovane Gráinne sia stata promessa in sposa all’anziano Finn, ma sia invece fuggita con uno dei suoi guerrieri, Diarmuid. Finn insegue la coppia attraverso l’Irlanda, ma non riesce a catturarla a causa della protezione magica di cui dispone Diarmuid.

La storia è un classico racconto di amore proibito – non distante nello svolgimento da quanto sarebbe potuto avvenire tra la regina Ginevra e Lancillotto nel ciclo di re Artù – ma evidenzia allo stesso tempo anche le complesse relazioni e le mutevoli alleanze all’interno della Fianna.

Altre storie feniane degne di nota sono “La grotta incantata di Keshcorran”, in cui Finn e i suoi uomini si imbattono in una una grotta magica abitata da un gigante e da una bellissima donna, e “La battaglia di Ventry”, un’epica storia di invasione e di guerra.

Queste storie mostrano le avventure più grandiose di Finn e dei suoi uomini e i modi in cui interagiscono con il mondo soprannaturale della mitologia irlandese le rendono un unicum nell’ambito della letteratura popolare mondiale.

La divinità irlandese Áengus mac Óg, figlio di Dagda, capo dei Tuatha Dé Danann - Immagine in pubblico dominio, fonte Wikimedia Commons, utente Mdforbes500

La divinità irlandese Áengus mac Óg, figlio di Dagda, capo dei Tuatha Dé Danann.

Il ciclo mitologico e il pantheon irlandese

Il Ciclo mitologico della tradizione irlandese tratta delle origini del popolo irlandese e delle razze soprannaturali che abitavano l’Irlanda prima dell’arrivo degli uomini. Queste storie ci introducono ai Tuatha Dé Danann, una razza di esseri simili a divinità che governarono l’Irlanda fino a quando non furono conquistati dall’invasione dei Milesi.

Una delle figure più importanti del Ciclo mitologico è la dea Brigid che in seguito fu fatta coincidere con la cristiana Santa Brigida, quest’ultima appartenente in realtà a una tradizione completamente diversa cioè la scandinava.

A ogni modo, in Irlanda Brigid era una dea della poesia, della guarigione e dell’artigianato e fu una delle divinità più venerate in quel paese. Le storie raccontano che il padre di Brigid, Dagda, era il capo dei Tuatha Dé Danann e che lei stessa era una dea di immenso potere e grande saggezza.

Altre figure di rilievo del Ciclo mitologico sono il dio del mare Manannán mac Lir, il dio della guerra Núada e la dea della guerra e della morte, Morrígan. Queste divinità e le loro storie mostrano la complessità e la diversità del pantheon irlandese che differisce notevolmente dalle più note divinità greche e romane che hanno influenzato il folclore dell’Europa occidentale, rapporto con il quale è bene ora approfondire.

Confronto con il folclore dell’Europa occidentale

Sebbene la mitologia irlandese condivida alcune somiglianze con altre tradizioni folcloristiche dell’Europa occidentale, come la presenza di esseri soprannaturali tipo fate e giganti, ci sono anche differenze significative che evidenziano il patrimonio culturale unico dell’Irlanda.

Una differenza fondamentale è il ruolo delle donne nella mitologia irlandese. Figure femminili come Medb, Gráinne e Brigid sono personaggi potenti e complessi che guidano l’azione di molte storie. Al contrario, nel folclore dell’Europa occidentale le donne sono spesso figure passive che devono essere salvate da eroi maschili. Le donne forti e indipendenti del folclore irlandese riflettono lo status relativamente elevato delle donne nell’antica società irlandese.

Un’altra differenza è l’enfasi sul soprannaturale e sull’ultraterreno nelle leggende irlandesi. Le storie dei Tuatha Dé Danann, le trasformazioni magiche e gli incontri con il popolo delle fate sono comuni nella mitologia irlandese. Sebbene anche il folclore dell’Europa occidentale presenti elementi soprannaturali, le sue storie sono di norma più radicate nel mondo reale. All’opposto, i miti irlandesi abbracciano maggiormente il magico e il misterioso.

Infine, la struttura e i temi delle leggende irlandesi differiscono da quelli delle altre tradizioni dell’Europa occidentale. La natura epica e ciclica di storie come il Táin Bó Cúailnge è unica, così come la focalizzazione su eroi complessi e imperfetti come Cú Chulainn. I temi dell’onore, della lealtà e della futilità della guerra che attraversano molti miti irlandesi si distinguono anche dai temi più comuni dell’Europa occidentale dell’amore cortese e della cavalleria.

In conclusione, le antiche leggende irlandesi come il Ciclo dell’Ulster, il Ciclo Feniano e il Ciclo Mitologico mostrano la ricca diversità e il patrimonio culturale unico dell’Irlanda. Queste storie, tramandate oralmente per secoli prima di essere registrate nei manoscritti medievali, differiscono in modo significativo dalle tradizioni folcloristiche presenti negli altri paesi, sebbene vi siano certamente somiglianze tra il folclore irlandese e quello dell’Europa occidentale. Tuttavia, le leggende d’Irlanda riflettono in ultima analisi la storia, le credenze e i valori distinti del popolo irlandese. Sono una testimonianza del potere duraturo della narrazione e dei modi in cui il mito può plasmare l’identità di una cultura.

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