Madame de Staël (1766-1817): dall'Illuminismo all'alba del Romanticismo

traduzione a cura di Gianluca Turconi

Scrittrice, repubblicana, teorica letteraria e filosofa, Madame de Staël ha contribuito alla diffusione delle idee in Europa attraverso i suoi viaggi e il suo Salon, dove ha ricevuto molti intellettuali europei.

Un ritratto giovanile di Madame de Staël - Bibliothèque nationale de France, immagine senz acopyright

Un ritratto giovanile di Madame de Staël.

Una donna di lettere e una filosofa

Anne-Louise Germaine Necker nacque nella borghesia svizzera nel 1766 e ricevette un'educazione immersa nello spirito dell'Illuminismo. Fin da bambina, si mise in contatto con i politici, parlò con gli enciclopedici e sviluppò un entusiasmo per le idee di Rousseau.

Dopo il matrimonio con il barone Staël von Holstein, Germaine de Staël aprì un salone dove potevano circolare nuove idee portate dai partecipanti alla guerra rivoluzionaria americana.

La sua passione per la scrittura si sviluppò in tenera età e alcune delle sue prime composizioni sopravvivono in "La Correspondance littéraire". Pubblicate nel 1788, le "Lettres sur le caractère et les ouvrages de Jean-Jacques Rousseau" di Madame de Staël segnarono il suo primo successo letterario.

Verso una Repubblica illuminata

All'inizio della Rivoluzione francese, Germaine de Staël era favorevole a quello che considerava un progresso e un passo verso una monarchia costituzionale. Ma dopo la caduta della monarchia, lasciò la Francia e si rifugiò a Coppet in Svizzera e più tardi in Inghilterra. Durante questo periodo scrisse molti romanzi, opere teatrali e saggi.

Dopo il suo ritorno a Parigi nel maggio 1795, Madame de Staël riaprì il suo Salon e si espresse a favore di una Repubblica moderata e razionale con radici nell'Illuminismo. Nel 1800, presentò una nuova visione della letteratura in "De la littérature considérée dans ses rapports avec les institutions sociales".

Un salone europeo

Tra il 1795 e il 1802, Germaine de Staël assistette all'ascesa di Napoleone Bonaparte. Una volta che si rese conto che non avrebbe promosso gli ideali della Rivoluzione, lei lo combatté sul piano ideologico. Napoleone la esiliò dopo aver scritto "Delphine" (1802). Incapace di pubblicare, Germaine de Staël viaggiò in tutta Europa e ricevette molte persone che si opponevano a Napoleone a Coppet, tra cui:

Ritratto di Madame de Staël in "Les Françaises illustres" di Madame Gustave Demoulin - Bibliothèque nationale de France, immagine senza copyright.

Ritratto di Madame de Staël in "Les Françaises illustres" di Madame Gustave Demoulin.

Benjamin Constant
Jean de Sismondi
i fratelli Schlegel
Chateaubriand
Charles de Villers
Wilhelm von Humboldt
Prosper de Barante
Victor de Broglie
Zacharias Werner
Mathieu de Montmorency-Laval
Adam Gottlob Oehlenschläger
Charles Victor de Bonstetten

Coppet era un nuovo tipo di luogo di ritrovo, in transizione dai Saloni dell'Illuminismo al Cenacolo del movimento romantico. Era un luogo di scambio di opinioni e di idee, e attirava intellettuali di tre generazioni, di diverse nazionalità, opinioni religiose e politiche. Uniti dai valori della libertà, dell'individuo e dei suoi diritti, del rispetto per gli altri e dell'uguaglianza di fronte alla legge, questi intellettuali diffusero le loro idee per mezzo dei loro scritti e dei loro viaggi attraverso l'Europa.

"Corinne, ou l'Italie", scritto durante l'esilio di Germaine de Staël, mostra le sue idee sull'estetica, le arti e la letteratura. "De l'Allemagne" fu un importante saggio per lo sviluppo della dottrina romantica e fu pubblicato clandestinamente a Londra nel 1813, dopo la sua censura del 1810.

Germaine de Staël tornò in Francia dopo la caduta di Napoleone e fu all'apice della sua gloria durante la Prima Restaurazione (1814-1815). Morì a Parigi il 14 luglio 1817, anniversario dell'assalto alla prigione della Bastiglia e dell'inizio della Rivoluzione francese.

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Il testo è rilasciato sotto licenza Creative Commons BY-SA 3.0, © Nathalie Hersent. Traduzione italiana © 2019, Gianluca Turconi.

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