Obscura

miti, saghe e leggende

Obscura, antologia della scrittrice Lory Cocconcelli

Titolo: Obscura
Autore: Lory Cocconcelli
Genere: Miti, saghe e leggende
Costo: Euro 1,50 (versione eBook) - 4,99 (versione cartacea)
Booktrailer: Youtube

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Introduzione

Se per noi occidentali la magia conserva ancora un appeal, seppur sfumato nei suoi contorni, per gli africani costituisce una verità imprescindibile. Una verità che sa fare sfoggio anche di un volto crudele, del quale Obscura, con i suoi 15 racconti, delinea i tratti.

Laddove le credenze ancestrali non hanno perduto vitalità, gli echi animisti portano nel quotidiano una dimensione intangibile, quella degli spiriti e delle pratiche magiche, intimamente interconnessa con quella reale.

In Africa si dice che nulla avvenga per caso. L'idea che molti eventi siano il frutto di una pratica magica o di un'interferenza da parte del mondo invisibile, è connaturata alla cultura nera animista. Per tale ragione, l'africano - indipendentemente dalla classe sociale o economica cui appartiene - fa ricorso, più o meno frequentemente, per difendersi ma anche per "attaccare", a esperti di magia: féticheur, marabout e stregoni. Mentre i primi sono figure che imbastiscono i loro riti magici avvalendosi (al bisogno) del feticcio, i secondi, di fede (teoricamente) musulmana, fanno uso del Corano. Più raramente l'appello è rivolto a uno stregone, il quale, votato all'esercizio selettivo del male, spesso agisce autonomamente per nuocere al suo prossimo. Invero la stregoneria è molto temuta, costituendo di fatto un fenomeno radicato e diffuso nel continente, peraltro oggetto della riflessione antropologica.

A meno che non siano opera di una strega che agisce di sua propria iniziativa, maledizioni, sortilegi e incantesimi non sono dunque che una "risposta" a una sollecitazione, quella che il consultante rivolge all'uomo di magia. Ogni rituale magico risponde alla logica contrattualistica del do ut des ovvero a un sacrificio da dover offrire, stabilito in proporzione al beneficio da ottenere, il quale, se di grande entità, può interessare anche una vita umana.

Nell'universo di Obscura fanno capolino streghe che divorano anime umane, defunti che ritornano, uomini avidi pronti a sacrifici estremi, féticheur asserviti al male, ma anche personaggi dal cuore puro, ricompensati per la loro bontà, e vittime della crudeltà altrui che, alla fine, riescono a riscattarsi. Nell'eterna lotta tra il bene e il male, tra l'ordine precostituito delle cose e quello sovvertito, il risultato non è mai scontato.

L'ambientazione dei racconti tocca vari paesi dell'Africa occidentale, dove l'autrice ha raccolto le testimonianze che hanno dato vita al libro. La collocazione temporale delle storie (che nessuno conosce con esattezza), i nomi e la caratterizzazione dei personaggi, sono frutto della sua fantasia.

I racconti sono 15, numero di valenza simbolica in linea con il filo conduttore del libro, che per le civiltà matriarcali antiche rappresentava la luna (simbolo della notte) e la donna (figura d'elezione della stregoneria).

Obscura vuole essere una lettura d'evasione che conduce per mano il lettore in un'Africa remota, sconosciuta ma esistente, a prescindere dall'improbabilità delle storie raccontate. Un'Africa pulsante, vitale, ricca di tradizione e, certamente, anche superstiziosa - non si commetta, però, la leggerezza di relegare l'immenso bagaglio della cultura ancestrale nera a mera superstizione.

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