Splatter e gore

a cura di Andrea Moretti

Salve a tutti ragazzi, ed eccoci pronti con la consueta rubrica di Letture Fantastiche.

"Cannibal Holocaust", immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

"Cannibal Holocaust".

Ne sono accaduti di fatti in questo periodo: fra elezioni politiche in Italia, cari bollette e referendum d'annessione in Ucraina, il futuro che si intravede è sicuramente molto incerto.

Ma noi, benché molto preoccupati, non ci pensiamo troppo, almeno per il momento; piuttosto, torniamo ad allietarvi con tante raccapriccianti curiosità dal mondo del cinema.

Ora che si avvicina Halloween, ci addentriamo in una branca molto estrema del cinema horror: quella dello splatter e del gore.

Di pellicole di questo tipo, nate negli ambienti più sordidi e underground, abbiamo già avuto modo di parlare nelle nostre rubriche; tuttavia non abbiamo mai stilato una lista dei più consigliati per avvicinarsi a certi temi.

Un linguaggio suscettibile di diversi messaggi

Non bisogna pensare che per splatter e gore si intenda solo una forma di intrattenimento perverso, un prodotto sadico per chi vuole provare sensazioni forti.

Si tratta, in verità, di un linguaggio molto duttile, suscettibile dei contesti più svariati: da quello leggero e grottesco - i primi lavori di Peter Jackson - a quello più truce e socialmente impegnato di Srdjan Spasojevic.

In questa lista, come vedremo, i film indicati cercano di diffondere ognuno un messaggio diverso.

August underground's mordum

Film rozzo e amatoriale, girato con una telecamera a mano dal tedesco Fred Vogel.

L'atmosfera è lurida e malsana, le scene agghiaccianti e stomachevoli, con battute repellenti e deviate.

L'obiettivo, sicuramente molto riuscito, è realizzare un finto snuff movie, capace di sconvolgere lo spettatore: il filmato traballante che un qualunque psicopatico potrebbe creare per documentare le sue scorribande.

Per enfatizzare il senso di marciume, la telecamera impiegata è di quelle vecchie, vintage, con la videocassetta all'interno.

Inquadrature truculente e tremolanti a documentare le orribili sevizie di quattro loschi individui.

Nel gruppo anche una donna che non appare però meno efferata dei compagni.

Una visione che serve a testare il vostro stomaco.

A voi la scelta.

Guinea Pig

Una produzione di film horror giapponesi anni Ottanta.

La serie è venuta agli onori della cronaca principalmente per due motivi: il rinvenimento dei primi cinque capitoli nella collezione privata del serial killer Tsutomi Miyazaki; l'allarme lanciato all'FBI, da parte dell'attore Charlie Sheen, convintosi che il secondo capitolo della saga fosse uno snuff movie.

Imperniata di un distacco amatorialistico, la seconda pellicola della serie Flowers of flesh and blood, registra il rapimento e lo smembramento di una donna da parte di un aguzzino vestito da samurai.

Cannibal Holocaust

In questo capitolo tutto italiano, lo splatter assume i toni di una critica feroce ai costumi e ai valori della società occidentale.

Si tratta di una delle pellicole più celebri del genere cannibal, molto in voga negli anni Ottanta; e, nonostante le contestate scene di violenza sugli animali, resta efficace nel suo violento j'accuse contro i mass media.

Nekromantik

In questo contributo tedesco, il linguaggio del gore assurge a poesia morbosa, dal sapore cimiteriale.

Il ritratto di un'ossessione necrofila supportata da un comparto sonoro da pelle d'oca.

A tratti pasticciato e amatoriale, rimane comunque uno dei prodotti underground più conosciuti.

Splatters: gli schizzacervelli

Chiudiamo con un film nel quale horror e gore assumono tratti comici e quasi grotteschi.

Fra zombie, bolle al pus che scoppiano e intestini marcescenti, singhiozzanti di flatulenze, ce n'è abbastanza per ridere e disgustarsi.

L'avreste mai detto che, prima de Il signore deglia anelli, Peter Jackson girasse questo tipo di film?

Ora che vi abbiamo iniziato al genere, non rimane che scegliere uno di questi lavori, da guardare possibilmente a stomaco vuoto.

Nel frattempo, io vi saluto. al prossimo articolo.

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