La stella Sirio: esoterismo, ufologia e fantascienza

di Demian Loki

Sirio, la stella più luminosa del firmamento, ha assunto importanza rilevante in ambito religioso e antropologico in epoche molto risalenti nel tempo. Dagli antichi Egizi a popolazioni di Nativi Americani e Africani, numerosi sono i riferimenti a essa, gettando inevitabilmente le basi per ulteriori approfondimenti esoterici successivi. Desta comunque sorpresa che detti approfondimenti abbiano contaminato, a vari livelli, l'ufologia moderna e addirittura l'opera di scrittori di culto come Philip K. Dick.

La stella Sirio è particolarmente ricorrente in due ambiti che a prima vista sembrerebbero distanti: occultismo e ufologia.

Il sistema binario di Sirio A e B, cortesia di NASA e ESA, immagine in pubblico dominio, fonte Wikimedia Commons, utente Superborsuk

Il sistema stellare binario di Sirio A e B, astri che hanno un grande peso nell'esoterismo e nell'ufologia moderna.

In "Impronte degli dei", Graham Hanckcock accenna a un perduto libro magico egizio: il libro di Sothis (il nome egizio di Sirio), il cui contenuto arcano avrebbe superato lo stesso libro di Thoth.

Sirio era fondamentale per gli Egizi, sia sotto il profilo mitologico sia sotto quello astronomico.

Il loro calendario si basava sugli spostamenti di questa stella che venne associata dapprima al dio Set, da cui il nome di Stella-Cane, successivamente a Iside.

Curiosamente, la definizione di Stella-Cane la ritroviamo in culture totalmente diverse.

Nell'astronomia cinese la stella è conosciuta come la "stella del cane celestiale". Molte tribù di nativi americani associavano Sirio con un canide: i Piedi Neri la chiamavano "faccia di cane"; i Cherokee appaiavano Sirio ad Antares e le consideravano come due cani da guardia alle estremità di quello che chiamavano "percorso delle anime"; le tribù del Nebraska facevano invece diverse associazioni, come la "stella-lupo" o la "stella-coyote"; gli Inuit dell'Alaska la chiamavano "Cane della Luna".

Facendo un salto di qualche millennio arriviamo agli anni immediatamente successivi all'incidente di Roswell, anni in cui proliferarono ufologi e contattisti.

I più noti del periodo furono Gorge Adamski e George Hunt Williamson che descrivevano il proprio tipo di messaggeri cosmici trasportati da dischi volanti, navi sigariformi, spesso originari dal pianeta Venere, o altri pianeti del nostro sistema solare. Adamski era proprietario di un chiosco di panini vicino all'Osservatorio di Monte Palomar. Qui Adamski dichiarò di aver aiutato gli astronomi a fotografare diversi UFO, ma tale dichiarazione non fu mai confermata dal personale dell'osservatorio.

Il primo incontro di Adamski con i Fratelli dello Spazio avvenne nel Deserto Mojave, il 20 Novembre 1952, quando, in compagnia di George Hunt Williamson e alcuni altri amici, fu testimone di un inseguimento di un oggetto sigariforme da parte di jet militari. Proprio prima di scomparire alla vista, la nave spaziale espulse un disco argentato che atterrò a breve distanza da Adamski e i suoi compagni.

Quando egli si avvicinò al disco fu salutato da un uomo con lunghi capelli bianchi, vestito con una tuta a unico pezzo.

L'uomo spiegò telepaticamente di essere originario di Venere e di essere preoccupato dalla possibilità che le radiazioni della bomba atomica potessero raggiungere altri pianeti del sistema solare; disse anche che vari esseri provenienti da tutta la galassia stavano visitando la Terra nutrendo la stessa preoccupazione.

Secondo lo stesso Adamski, egli fu preso a bordo di una nave aliena e volò visitando diversi luoghi nell'universo, compreso il lato oscuro della Luna. Durante il corso della sua scorribanda aerea, Adamski scattò una serie di fotografie delle quali, sebbene famosissime, è stata dimostrata la falsità.

Molti ufologi asserirono che Adamski fosse uno strumento della CIA, con la missione di seminare disinformazione per conto dell'Agenzia, screditando così l'argomento che rischiava di diventare imbarazzante per i servizi governativi.

Il collega di Adamski, George Hunt Williamson, autore di molti libri sugli UFO, promulgò l'idea di un battaglia tra il bene e il male, tra i "buoni" provenienti dalla Stella del Cane, Sirio, contro i "cattivi" provenienti da Orione.

Il pianeta Sirio è un tema ricorrente nel campo dell'Occulto e del fenomeno UFO.

La Stella d'Argento, l'Ordine Iniziatico fondato da Crowley, era simbolo ed espressione della diretta volontà di Nu-Iside (Sirio) e, come Kenneth Grant ha dichiarato, Crowley "identificava inequivocabilmente il suo Santo Angelo Guardiano, Lam, con Sothis (Sirio), o Set-Iside.

A questo proposito, deve essere ricordato il "Mistero di Sirio" di Robert Temple, pubblicato nel 1977, che documenta la storia della tribù Dogon in Africa, e dei loro favolosi incontri con i Nommo, una razza di esseri con tre occhi e chele da granchio, provenienti da Sirio.

Secondo quanto racconta la leggenda dei Dogon, questi emissari intergalattici tramandarono alla tribù africana dati astronomici risalenti fino al 3200 e.v., tra cui la conoscenza che Sirio è una stella binaria, ovvero ha una stella compagna, invisibile all'occhio nudo.

Queste leggende anticipano enormemente l'avvento dei telescopi e furono successivamente confermate dagli astronomi. Questa stella compagna, Sirio B, non fu mai fotografata prima del 1970.

Oltre alla conoscenza riguardante Sirio B, i Dogon conoscevano le Lune di Giove, l'anello attorno a Saturno, e che i pianeti del nostro sistema solare orbitano attorno al sole.

Sebbene alcuni antropologi abbiano messo in discussione la sua credibilità, dicendo che i Dogon potevano aver conosciuto certi dettagli astronomici recentemente, grazie ai contatti coi bianchi, bisogna rilevare che le informazioni su Sirio venivano trasmesse secondo modalità tipiche di riti iniziatici.

Ovvero, le informazioni erano date mostrando simboli tribali, di cui veniva fornita la corretta interpretazione.

Cacciatore Dogon in costume tradizionale, immagine rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic, fonte Wikimedia Commons, utente Ji-Elle

Cacciatore dogon in costume tradizionale. Nonostante i Dogon siano una popolazione abbastanza primitiva anche oggi, posseggono da molte generazioni inusuali conoscenze astronomiche legate al sistema di Sirio.

Questo tipo di trasmissione di conoscenze implica una tradizione secolare, simbologie stratificate nel corso di generazioni. Non è credibile che i Dogon abbiano imbastito una simile ritualità complessa nel giro di una manciata di anni.

Nel "Mistero di Sirio", Temple fa risalire il contatto con i Nommo a Sumer, circa nel 4500 e.v. A quel tempo, egli dice, queste creature con tre occhi e chele da granchio apparvero nelle loro potenti navi spaziali provenienti dalle stelle, concedendo all'umanità vasti segreti, rivelando misteri e conoscenza esoterica che fu tramandata ad Adepti di varie società segrete in Egitto, nel Medio Oriente e in Grecia.

Temple sostiene che questi iniziali contatti posero i semi per le varie religioni misteriche, i cui germogli includono personaggi come Giordano Bruno, il Dr. John Dee, l'intera tradizione che pose le pietre di fondazione della Massoneria e altre scuole segrete di conoscenza esoterica come i Cavalieri Templari e i Rosacroce.

La Massoneria sostiene, secondo alcuni autori, che la civilizzazione della Terra fu inizialmente formata da Iniziati provenienti dal sistema solare di Sirio, equiparati alla Trinità Egiziana di Iside, Osiride e Horus. In questa mitologia, Osiride è un precursore del Cristo, divinità morente che poi risorge, formando le basi per il sacerdozio egiziano dell'adorazione del dio Sole.

Inoltre Iside è sempre accompagnata dal cinocefalo Anubi che potrebbe rappresentare Sirio B, sempre nella sua orbita, oltre al fatto di avere una testa canina che naturalmente ricorda la denominazione di Stella-Cane.

Nel suo trattato, Temple nota che l'intero calendario egiziano compiva una rivoluzione attorno ai movimenti di Sirio e che il calendario annuale iniziava con i "giorni del cane", il periodo in cui Sirio sorgeva dietro il Sole.

Secondo Philip Vandenburg nel suo "La maledizione del Faraone":

"un archeologo chiamato Duncan MacNaughton asserì, nel 1932 , che il lungo tunnel oscuro nella Grande Piramide di Cheope funzionasse come un telescopio, rendendo visibili le stelle anche durante il giorno. La grande Piramide è orientata, secondo MacNaughton, per fornire una visione, dalla Camera del Re, dell'area del cielo del Sud in cui Sirio si muove durante l'anno".

La più brillante stella dei cieli, Sirio, è utilizzata nella navigazione perché rimane fissa nel cielo. Volendo fare un paragone, Sirio è approssimativamente 35 volte più grande del nostro sole ed è considerata nei circoli esoterici come "il dio occulto del cosmo".

Il famoso emblema dell'occhio "che tutto vede" sospeso sopra la piramide tronca, oltre a essere un motivo comune alla tradizione massonica, è prima di tutto la descrizione dell'Occhio di Sirio. Non è un segreto che molti dei padri fondatori della Nazione Americana furono Massoni; ciò spiega la strana presenza dell'Occhio di Sirio sulla banconota da un dollaro, un simbolo visto ogni giorno da milioni di persone in tutto il pianeta, un'immagine impressa per sempre nella psiche umana.

Se così fosse, le tetre interpretazioni dei complottisti su questo simbolo cadrebbero nel vuoto: non sarebbe simbolo di una prossima dittatura orwelliana, bensì un simbolo stellare di alieni che hanno spesso visitato il nostro mondo.

Il XX secolo ha visto sorgere una nuova generazione di contattisti che rendevano omaggio alla "Stella del Cane", accrescendo di ulteriori elementi la leggenda dell'Occhio sospeso sulla Piramide.

Proprio al volgere del secolo passato, un adepto di Haiti di nome Michel Bertiaux, costituì un ordine chiamato il "Culto del Serpente Nero", che utilizzava rituali tantrici dell'O.T.O. di Crowley combinati con pratiche vudu.

Secondo quanto riferito, operazioni magiche condotte con questi rituali nel 1922, evocarono un'entità chiamata Lam, esattamente la stessa entità con cui Aleister Crowley entrò in contatto alcuni anni prima, una emanazione della corrente stellare di Sirio. Una loggia iugoslava dell'O.T.O. asserisce di aver anch'essa evocato Lam che gli avrebbe rivelato di aver ispirato lo scienziato Nikola Tesla nelle sue scoperte, soprattutto in quelle che sarebbero state insabbiate.

L'entità evocata avrebbe riferito che la prova di ciò si troverebbe nello stesso nome dello scienziato: Tesla, letto al contrario sarebbe "Al-Set". Nel suo nome è celato il riferimento a Sirio.

Il già citato contattista George Hunt Williamson, tra il 1950 ed il 1960, evocò alcuni presunti abitanti di Sirio, conversando con essi in linguaggio "enochiano" o "angelico", già usato da John Dee nel 1700 e successivamente da Aleister Crowley.

Nei suoi vari libri e nelle molte conferenze, Williamson parlò anche della presenza sulla Terra di una società segreta che era stata in contatto con Sirio per migliaia di anni; l'emblema di questa società segreta era l'occhio di Horus, altrimenti conosciuto come l'occhio che tutto vede.

In un affascinante saggio intitolato "Magia, Sesso, Assassinio, e la Scienza del Simbolismo", l'autore James Shelby Downard descrive un "culto di adorazione a Sirio" che era arrivato fino ai più alti livelli della CIA.

In questo testo, Shelby descrive uno dei loro rituali che avevano luogo nell'Osservatorio Palomar sotto la luce di Sirio, telescopicamente focalizzata per inondare i suoi partecipanti con la luce della maestosa Stella del Cane che avrebbe garantito la realizzazione del desiderio espresso nel corso del rito orgiastico.

Ricordiamo che Adamski lavorò proprio davanti all'Osservatorio Palomar.

Dopo l'onda di interesse per Sirio iniziata nel 1970 da Robert Temple, nel 1974, lo scrittore di fantascienza Philip K. Dick visse una sorta di "esperienza mistica" che ebbe origine in una serie di "contatti" che egli definì "trasmissioni psicotroniche" e che associò con la stella Sirio.

Esse iniziarono il 20 Marzo 1974, sotto forma di potenti onde mentali che lo inondarono con una quantità smisurata di impulsi cerebrali audio visivi, descritti da Dick come violenti e disturbanti.

Durante le settimane seguenti, fu disturbato da manifestazioni notturne nella sua camera da letto, "attività di fosforo viola, per otto ore ininterrotte"; tale manifestazione era la sorgente degli impulsi mentali che sopraffacevano Dick con immagini di grafica moderna e astratta, con musica sovietica che risuonava nella testa, nomi e parole pronunciate in linguaggio russo. Lo scrittore giunse alla conclusione di essere il bersaglio delle trasmissioni di agenti del controllo mentale sovietico.

L'Osservatorio di Palomar, immagine rilasciata in pubblico dominio, fonte Wikimedia Commons, utente Tylerfinvold

L'Osservatorio di Palomar, oltre a essere una tradizionale e importante struttura di ricerca scientifica, è anche al centro di curiose testimonianze relative all'ufologia e all'esoterismo imperniati su Sirio.

Inizialmente Dick aveva una percezione negativa delle emanazioni che invadevano la sua mente ma successivamente cominciò a percepire nella forza che lo contattava qualcosa di completamente differente.

In una lettera a Ira Einhom, datata 10 Febbraio 1978, Dick entrò nei particolari della sua esperienza con le aggressioni psicotroniche e dichiarò che, a un certo punto, le trasmissioni gli "sembravano senzienti". Spiegò che percepiva chiaramente una forma di vita aliena, localizzata in uno strato superiore dell'atmosfera della Terra, che era stata "...attratta e potenziata dalle trasmissioni psicotroniche sovietiche a micro-onda." E che, attraverso di esse era entrata in contatto con lui. Questa forma di vita aliena operava come una "stazione", un terminale di una qualche forma di rete di comunicazione interplanetaria che "...conteneva e trasmetteva grandi quantità di informazioni.".

Secondo le affermazioni di Dick, nei mesi che seguirono, il contatto con l'entità aliena che intanto aveva battezzato Zebra, migliorò enormemente le sue condizioni mentali e fisiche. Inoltre l'entità aliena gli fornì complesse e precise informazioni riguardo se stesso e riguardo suo figlio che, secondo Zebra, era affetto dalla nascita da un grave difetto non diagnosticato che richiedeva urgente e immediata chirurgia.

La moglie di Dick si precipitò con il bambino dal medico chiedendo un controllo riguardo il difetto indicato da Zebra e, con lo sgomento generale, si apprese che il bimbo era effettivamente affetto da quella grave deformazione.

Un intervento chirurgico fu programmato d'urgenza per il giorno seguente e il bambino fu salvato. La moglie di Dick, Tessa, e altri testimoni degli eventi hanno da allora confermato le predizioni di Zebra riguardanti le sue condizioni mediche e quelle del figlio, Christopher.

Phil Dick era sicuro della totale positività di Zebra e notò il suo grande disprezzo per i sovietici e per i loro esperimenti psicotronici. Zebra rivelò a Dick che la Terra stava morendo e che lo sconsiderato utilizzo dei gas propellenti stava "...distruggendo lo strato di atmosfera in cui Zebra... esisteva".

Solo diversi anni dopo la sua mistica esperienza con Zebra, Phil Dick scrisse una novella basata su questi eventi, intitolata VALIS. Nel romanzo Zebra prese il nome di VALIS (Vast Active Living Intelligence System) e venne identificato come un prodotto del sistema stellare di Sirio, descrivendo i suoi operatori come esseri con tre occhi e muniti di chele.

Mai prima di allora Phil Dick aveva citato Sirio nei suoi racconti, ma con VALIS la Stella del Cane entrò prepotentemente nella sua opera.

Whitley Strieber, autore del best seller "Communion", nel tentativo di spiegare la propria esperienza di adduzione aliena, prese in esame la possibilità di essere stato vittima di un tentativo di controllo psicotronico.

Gli esami che eseguì per accertare un condizionamento psicotronico risultarono negativi, ma rimane notevole la componente magica nella sua esperienza e nel suo personale modo di affrontarla.

Dopo l'iniziale regressione ipnotica che lo rese cosciente per la prima volta della presenza dei "visitatori", Strieber iniziò a praticare una forma di meditazione per evocare nella sua mente la loro immagine, in modo da poterli descrivere con maggiore dovizia di particolari. Al primo tentativo di evocazione riuscì a visualizzare con estrema facilità un alieno grigio nel campo visivo della sua mente.

Cosciente o meno di aver compiuto un'evocazione magica a tutti gli effetti, Strieber ripeté l'esperimento in molte occasioni, evocando volontariamente questi esseri oltre il velo della percezione.

Precedentemente alle sue esperienze di contatto, Strieber fu un membro della Fondazione Gurdjeff, un'organizzazione di auto-trasformazione dedicata alle tecniche di meditazione e di espansione della coscienza elaborate dal mistico russo G.I.Gurdjeff. Strieber ha spiegato che le tecniche apprese in quell'addestramento e particolarmente una forma di canto a doppia tonalità, gli avevano permesso di rimanere cosciente in alcune esperienze con i visitatori che altrimenti avrebbe vissuto in modo inconsapevole.

Ciò che allora Strieber non sapeva era che lo stesso Gurdjeff asseriva di essere in contatto con esseri di Sirio, proprio attraverso questo metodo del canto a doppio tono che può anche essere definito come "Canto Enochiano". Strieber, come il suo mentore, potrebbe essere stato rapito da creature provenienti da Sirio e il canto bitonale potrebbe essere il mezzo per contattarle?

Per quanto possa sembrare assurdo, è rilevante notare che Strieber ritiene che i visitatori da Sirio utilizzino mezzi di comunicazioni piuttosto singolari, diversi dalla telepatia.

In Communion, Strieber sostiene che lo stato mentale prodotto dagli incontri con i "visitatori" potrebbe assomigliare a quello prodotto da una rara droga chiamata Tetradotossina che in piccole dosi causa anestesia esterna e in dosi maggiori può provocare esperienze di "uscita dal corpo". Dosi ancora maggiori di tale droga possono simulare esperienze di morte. Secondo molti antropologi, la Tetradotossina è la sostanza di base per il "veleno degli zombies" di Haiti.

Esisterebbe quindi la possibilità che i Grigi, per comunicare, possono non aver utilizzato telepatia mentale, ma qualcosa di natura più tecnica come onde a frequenza extra bassa irradiate nel suo cervello, in grado di portare il contattista in una condizione di pre-morte.

Nella sci-fi sono numerosi i riferimenti e le ambientazioni di Sirio: gli invasori di Visitors venivano da là, un romanzo di Robert Silverberg, " Il tempo della Terra", è ambientato su Sirio 4, perfino nella saga di Harry Potter troviamo il personaggio di Sirius Black, in grado di trasformarsi in un cane.

Come vedete, c'è molto materiale per riflettere o semplicemente fantasticare.

Fonti e letture consigliate

Graham Hancock,"Impronte degli Dèi";

Whitley Strieber, "Communion";

Philip K.Dick: " Valis";

James Shelby Downard: "Magia, Sesso, Assassinio, e la Scienza del Simbolismo";

Robert Temple: "Il Mistero di Sirio";

Philip Vandenburg : "La maledizione del Faraone";

Robert Silverberg:"Il tempo della Terra";

Altre fonti web.

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