Perché The Shannara Chronicles è da bocciare

a cura di Mirco Tondi

Gli attori principali della serie di Shannara, immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633

A partire dalla scelta degli attori principali, i produttori di The Shannara Cronicles potrebbero aver trasformato la serie nell'ennesimo prodotto teen, stravolgendo l'opera letteraria di Terry Brooks.

In rete si leggono pareri positivi su The Shannara Chronicles, alcuni dati senza che si sia letta nessuna opera scritta da Terry Brooks sul mondo di Shannara: in questo caso, la serie, può ricevere un giudizio positivo se la si prende con il semplice scopo d'intrattenimento. Giudizio che invece cambia se si conosce il lavoro di Brooks e assume contorni molto più critici, dato che questa serie stravolge trama e soprattutto snatura i personaggi originali del cartaceo.

Innanzitutto è stato sbagliato puntare sulla storia de Le Pietre Magiche di Shannara per realizzare la serie televisiva; il romanzo era adatto per la creazione di un film. Per la serie TV sarebbe andato bene Il Viaggio della Jerle Shannara, ma anche il ciclo degli Eredi di Shannara: molti i personaggi e le trame da portare avanti. Senza contare che grossi scontri spettacolari alla Signore degli Anelli non ce ne sono; tanti begli scontri (contro i Serpidi, i mostri di Morrowind, per dirne alcuni), ma nulla che richieda grandiosità e che così ben si può prestare a una serie TV. Mentre Le Pietre Magiche, con le battaglie tra Demoni ed esercito delle Razze, ha bisogno di un budget che solo una produzione alla Signore degli Anelli può dare e che è impensabile avere per una realizzazione per la TV.

Questa però sarebbe la scelta, tra le diverse fatte, meno critica. Quello difficile d'accettare per chi conosce il romanzo è la scelta di stravolgere una storia e dei personaggi già ottimi, che non richiedevano cambiamenti. Purtroppo negli anni si è notato in Brooks non solo un certo ripetersi di trame e personaggi, ma anche un adeguarsi al mercato e alle sue richieste di fare del fantasy un prodotto principalmente per adolescenti, che si avvicinasse alle loro tematiche, lasciando l'elemento fantastico come pretesto per parlare di loro (triste esempio è La Principessa di Landover, dove la serie di Landover per queste scelte perde tutto il suo valore e fascino, rovinando personaggi di grande spessore come Strabo ed Edgewood Dirk). Avere MTV come produttore non ha certo aiutato a migliorare le cose, dato che punta alla realizzazione di prodotti teen.

Così si hanno personaggi come Allanon e il Dagda Mor che presentano lacerazioni interiori dovute alla perdita del proprio amore, quando non c'è mai stato nessun amore per il Druido e il Demone. Allanon ha seguito le orme del padre adottivo Bremen (il Druido che l'ha salvato ai tempi della guerra con il Signore degli Inganni), dedicando tutta la sua vita all'eredità trasmessagli di protettore delle razze; Dagda Mor è completamente posseduto dall'odio per gli elfi che l'hanno rinchiuso per secoli nel Divieto. Altra scelta sbagliata riguardo al demone averlo voluto fatto passare come una sorta di Brona, il Druido rinnegato divenuto poi il Signore degli Inganni, mescolando così elementi de La Spada di Shannara con Le Pietre Magiche di Shannara.

Will Ohmsford da nipote di Shea Ohmsford, colui che sconfisse il Signore degli Inganni, è stato trasformato in figlio.

La "fisicità" degli attori su cui si sofferma spesso e volentieri la regia della serie TV pare confermare appieno lo snaturamento delle opere di Terry Brooks nell'adattamento televisivo, immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633

La "fisicità" degli attori su cui si sofferma spesso e volentieri la regia della serie TV pare confermare appieno lo snaturamento delle opere di Terry Brooks nell'adattamento televisivo.

Gli Eletti nel libro sono il gruppo di elfi scelti ogni anno dall'Eterea, l'albero che mantiene il Divieto, con un semplice tocco da parte di essa; nella serie c'è una competizione sfrenata e feroce che rifà il verso a Hunger Games. E in questo punto c'è uno dei personaggi più stravolti dalla serie: Amberle. Già la scelta dell'attrice lascia perplessi (Amberle è un'elfa minuta), ma è soprattutto il volerla rendere un'emula di Katniss, una combattente forte e pronta a tutto per raggiungere i suoi scopi, che fa porre una forte critica. Amberle nel romanzo ha fatto una scelta di vita radicale, ovvero di servire e curare la terra e gli altri, rifiutando totalmente la violenza. Non ricerca, anzi ha rifiutato il ruolo di Eletta, spaventata da quello che l'Eterea le stava trasmettendo in eredità. Amberle non è un personaggio atto alla conquista, ma è passiva, quasi una vittima sacrificale che vuole rifuggire alla propria responsabilità.

Queste sono alcune delle differenze notate dalla visione delle prime puntate che allontanano di molto la serie TV dai romanzi e che, anzi, tradiscono lo spirito dei libri. Si constata che si è voluto adattare Le Pietre Magiche, pubblicato nel 1982, alle tematiche attuali che vanno per la maggiore nel mercato, rendendo The Shannara Chronicles un prodotto per adolescenti, puntando su storie d'amore di vario genere e inquadrature che mettono in risalto i corpi degli attori. La cosa non sorprende, dato che si è nell'Era dell'Economia e il denaro è il valore imperante, e si cerca in questo modo di far aumentare la vendita dei libri (è assodato che la realizzazione e la visione di film e serie televisive porta all'incremento delle vendite cartacee); quello che fa riflettere è la benedizione data da Terry Brooks a una serie che stravolge il proprio lavoro e lo rovina. Si sarebbe potuto comprendere (ma magari non accettare lo stesso) da un autore che deve farsi conoscere e vuole farsi un nome, e quindi disposto ad accettare compromessi, ma non da uno scrittore che ormai ha una fama e ha consolidato la propria posizione, e quindi è meno soggetto alle regole del mercato.

Con questo modo di fare Brooks rinnega una delle sue opere migliori, tradendo essa e se stesso, scelta che uno scrittore non dovrebbe mai fare (salvo il caso in cui si realizzino prodotti mediocri); scelta che non hanno fatto altri, come Michael Ende, che quando vide cosa era stato fatto di La Storia Infinita s'infuriò, tentò di bloccare l'uscita del film e fece causa alla produzione perché fosse tolto il suo nome dai titoli di coda (causa che perse). Oppure Alan Moore, che si è opposto dall'inizio alla realizzazione di film come Watchmen, rifiutandosi di vedere il suo nome accostato a qualsiasi film ispirato ai suoi fumetti e non volendo mai vederli.

Brooks con la serie di The Shannara Chronicles magari farà aumentare la vendita dei suoi romanzi, ottenendo così l'obiettivo prefissato, ovvero aumentare i propri guadagni, ma ha perso qualcosa di valore che non può essere comprato da nessuna quantità di denaro.

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